La storia:
Il 01.06.2010 la Società Sol-E SA, in Berna, riceve il permesso di costruzione per un impianto a Biogas.
I promotori , la BKW SA (www.bkw.ch) (società Leader nella produzione e distribuzione di energia detenuta per la maggior parte dal Canton Berna), Bassi Marco (proprietario dell’ azienda Orticola Bassi SA (www.orticolabassi.ch) e Feitknecht Ueli (proprietario della Masseria Ramello (www.ramello.ch) fondano la Biogasanlage in Berna e il 20 maggio 2011 inaugurano il primo impianto a Biogas del Ticino con le seguenti caratteristiche:
Tipo di impianto: Fermentazione umida, produzione di energia elettrica nella centrale termoelettrica a blocco (CTEB)
Substrati: Letame, colaticcio, scarti di verdura, escrementi di pollo, scarti di ristorazione (in una seconda fase)
Potenza elettrica CETB: 330 kW
Contenitori: Pre-miscelazione (200m3), Fermenter (1600m3), Postfermenter (3700m3)
Produzione elettrica netta prevista: ca. 1'500'000 kWh/anno
Corrispondente al consumo di: ca. 430 nuclei familiari
Produzione di calore lorda: ca. 2'250’00 KWh/Anno
Separazione degli scarti fermentati: (liquido/solido)
Investimento: 3.3 Mio CHF
Messa in funzione: 2011
Nel 2015 il l’intero pacchetto azionario passa nelle mani di Bassi Marco che porta la sede della società in Ticino e la rinomina come Biogas Ticino SA.
La natura agricola dell’installazione è definita dai tipi di biomasse che processa, costituite per l’80% da matrici organiche provenienti da aziende agricole limitrofe. Un ulteriore 20% è rappresentato da biomasse raffinate provenienti dall’industria alimentare (co-substrati).
Il processo prevede quindi il recupero e lo stoccaggio del materiale di scarto dell’attività zootecnica (liquami e letami), della produzione vegetale e degli scarti dell’agroindustria .
Questo viene opportunamente introdotto tramite un sistema di carico automatico all’interno del fermenter dove, in condizioni di anaerobiosi (assenza di ossigeno), le molecole costituenti la materia organica sono degradate ad opera di diversi microrganismi portando alla formazione di biogas, un gas combustibile costituito per il 55-65% da metano.
Tale prodotto viene utilizzato in loco per alimentare un motore endotermico che, collegato a un generatore, produce energia elettrica per l’immissione in rete.
Il funzionamento del motore comporta una notevole produzione di calore, anche’essa utilizzata in loco sia per il riscaldamento del fermenter (Mesofilia 40°C), sia per il funzionamento di un sistema ad insufflazione d’aria (messo in servizio nel 2016) per l’essiccazione di pellets, truccioli, legna e digestato solido. Una terza via d’utilizzo del calore è rappresentata dal riscaldamento degli igenizzatori per portare a temperatura il materiale trattato con questo processo. Il materiale organico estratto dal reattore (digestato) viene trattato con un separatore elicoidale e separato in frazione solida (separato solido, utilizzabile come ammendante) e separato liquido (utilizzabile come fertilizzante).
Nel complesso l’impianto genera benefici sotto diversi punti di vista:
• Dal punto di vista aziendale esso permette di valorizzare fino in fondo le produzioni agricole, conferendo utilità anche alle biomasse considerate normalmente di scarto. Utilizzando il digestato per i piani di concimazione si favorisce inoltre il mantenimento della sostanza organica dei suoli, fattore molto positivo per l’attività agricola.
• Dal punto di vista ambientale i vantaggi sono riscontrabili sia per l’atmosfera che per le acque di falda e di superficie. Stabilizzando le biomasse tramite digestione anaerobica, infatti, si limita l’emissione di gas climalteranti (CH4, NOx e H2S) e si contiene la dispersione dei fosfati, prevenendo l’eutrofizzazione delle acque.
• Inoltre, la CO2 prodotta dalla combustione del biogas all’interno del motore è in equilibrio con il ciclo del carbonio poiché deriva da biomasse, fonti rinnovabili.
Sede operativa: Via A. Ramel 8 - Cadenazzo TI
Sede legale: Str delle Gaggiole 16 - S. Antonino TI
Tel.+41 76 586 11 75